Il parlamento catalano: referendum sull'indipendenza a settembre

Ma per Madrid è illegale. La Catalogna aveva già organizzato, due anni fa, una consultazione popolare e quell’atto è costato caro alle alte cariche di allora
06/10/2016
Francesco Olivo    La Stampavi-it-art-31823-catalogna_afp-krcc-u109010279808889gc-1024x576lastampa-it
Un referendum per l’indipendenza della Catalogna fra meno di un anno, anche senza l’accordo con la Spagna. Il Parlamento di Barcellona ha votato una risoluzione che indica come data massima, settembre 2017. A favore hanno votato i partiti “soberanisti” (Junts pel sí e la Cup), mentre Podemos e i suoi alleati di Catalunya Sí que es Pot si sono astenuti, facendo approvare un’altra mozione che chiede un appoggio preventivo alla consultazione dell’Ue e della comunità internazionale. Contrari i socialisti, mentre i popolari e i centristi di Ciudadanos sono usciti dall’aula. E’ l’ennesimo atto di una sfida aperta e che per ora Madrid non raccoglie, se non a colpi di sentente. Ma i secessionisti vanno avanti, forti di una maggioranza parlamentare, ma senza quella dei voti: alle ultime elezioni i partiti indipendentisti hanno ottenuto il 48,6%.
La risoluzione, è praticamente certo, verrà impugnata dai tribunali spagnoli, a cominciare dal Costituzionale, in quanto deriva da una mozione già sospesa dal massimo organo della giustizia spagnola. La Catalogna aveva già organizzato, due anni fa, una consultazione popolare e quell’atto considerato illegale è costato caro alle alte cariche di allora, a cominciare dall’ex presidente della Generalitat Artur Mas imputato per aver disobbedito alle sentenze.
Ma se quella del 9 novembre era stata una sorta di consultazione informale, stavolta il “Govern” promette di fare sul serio e di rompere così definitivamente con la legalità spagnola. «Noi abbiamo un governo, a Madrid manca da quasi un anno» ha detto il presidente catalano Carles Puigdemont durante un discorso parlamentare.
Le reazioni politiche delle opposizione sono immediate: «Violare la legge serve soltanto a dividere i catalani» dice il leader di Ciudadanos, Albert Rivera. «Quando hai la patente e violi il codice per tre volte te la ritirano», ironiza  il deputato del Partito Popolare, Enric Millo

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