Cosa avviene oggi nella Spagna moderna?

Cosa avviene nella Spagna moderna, quella che si credeva, alla luce del suo ingresso in Europa, ormai affrancata dal virus della dittatura franchista?
Succede che qualcuno si stia chiedendo se sia necessario l’uso della forza per evitare che qualcun altro, in maniera assolutamente pacifica e democratica, esprima la propria opinione sulla volontà o meno di diventare indipendenti dalla Spagna stessa.
El Mundo, il secondo quotidiano iberico, che ha nella compagine societaria, tra gli altri, anche il gruppo RCS (editore del Corriere della Sera), ha pubblicato in questi giorni un sondaggio tra i lettori per sapere se, in occasione della consultazione popolare indetta dal governo autonomo catalano, prevista per il prossimo 9 novembre, per avere una opinione sul se la Catalogna debba diventare uno stato indipendente, sia opportuno “usare la forza” per impedire l’espressione del voto.
Retaggio di neanche tanto antichi pruriti reazionari? Voglia di un ritorno a un regime forte e totalitario? Necessità di mostrare i muscoli per impedire e spaventare chi la pensa in modo diverso?
Encuesta El Mundo uso fuerza
Il fatto è che oggi un intero paese, la Catalogna, che vuole semplicemente esprimersi per sapere come la pensa la sua gente sull’eventualità di essere indipendenti, sembra risvegliare molte reazioni drastiche e drammatiche.
In Catalogna non avviene quanto succede in Ucraina, in questi giorni di carri armati e di morti, così come non ci sono i fermenti dell’implosione della ex Jugoslavia. In Catalogna non esistono neppure le tipiche idiosincrasie antiromane che la Lega Nord in Italia sbandiera da tempo. Tutto questo perché i catalani e chi governa oggi la Catalogna non hanno nessuna intenzione di stravolgere un Paese che prevede accoglienza ed inclusione per tutti, che non guarda al sangue per definire un catalano, che intende essere uno Stato europeo e non vuole uscire dall’Euro nel caso del raggiungimento dell’indipendenza.
Come si comporta l’Europa delle democrazie di lunga storia di fronte ad un atteggiamento così violento, anche in termini di proposte, per difendere il semplice diritto di un popolo di andare alle urne per esprimersi?

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